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Mi ha sempre impressionato riflettere sul fatto, di per sé semplice ma comunque misterioso, che Dio abbia scelto di venirci incontro proprio nell'umanità di Gesù, "nato sotto la legge", come dice Paolo (Gal 4), quindi rivestito degli abiti culturali del popolo dell'alleanza. Ma perché tale "sottomissione" dell'uomo Gesù alla legge, e soprattutto quale tipo di sottomissione? La ricerca dell'amico e collega Angelo Andrea Sangalli ci aiuta molto bene a comprenderlo: essa percorre con puntigliosità analitica i vari ambiti della vita che il profeta di Nazareth ha vissuto e illuminato con la sua esistenza, nel modo innovativo che anticipava già la luce della resurrezione, cioè, secondo l'antica espressione cristiana "in novità di vita", quella prorompente dallo Spirito e perciò stesso dinamica e rivoluzionaria, piena cioè della vitalità che si dispiega e si sviluppa nel tornare a rendere provocanti dentro l'esistenza dei suoi contemporanei quelle stesse parole dell'alleanza che rischiavano di rimanere ingessate e imprigionate in una visione rigorista e alla fine disumana e disumanizzante. Postfazione di Franco Toscani.